Francesco
(mercoledì 9 gennaio 2013)
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Risposta a: "Il non voto" di Nik
Io ho letto anche questo in base al:
Testo Unico delle Leggi Elettorali
D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 - Art. 104 - Par. 5:
ASTENSIONE ATTIVA/RIFIUTO DELLA SCHEDA: ATTENTI!!!!
Il dubbio è: E’ POSSIBILE RICHIEDERE CHE SI VERBALIZZINO SOLO RECLAMI O PROTESTE SULLA CONDUZIONE DEL SEGGIO, NON OPINIONI O DISSENSI DI TIPO POLITICO?
“Da più parti arriva la richiesta di un riscontro di legge puntuale circa la possibilità di non ritirare o restituire le schede elettorali, con conseguente verbalizzazione dei motivi del rifiuto o della restituzione.
Il dubbio, è che in assenza di una previsione normativa chiara i Presidenti di seggio potrebbero facilmente mettere in difficoltà chi volesse portare avanti questo tipo d’iniziativa.
• L'ELETTORE NON RITIRA LA SCHEDA: vuol dire che non partecipa al voto e questo viene annotato sulle pandette (non sul verbale)
• L'ELETTORE NON CONSEGNA LA SCHEDA: questo viene annotato sul verbale e l’elettore è sicuramente passibile di sanzioni amministrative (è detto chiaramente che chi non restituisce la matita viene multato…. per la scheda la legge non dice niente, ma potrebbero esserci anche conseguenze penali)
Nel caso specifico, c’è un indubbio interesse dell’elettore ad esercitare il proprio diritto di voto. Ma oltre che un diritto, l’esercizio di voto è anche un dovere civico Per le elezioni politiche la legge prevede per i non votanti che si astengono dal voto (non vanno a votare) l’iscrizione nel casellario giudiziario della menzione “NON HA VOTATO”, ma solo per le politiche, non anche per le amministrative. Questa dizione però, è stata inserita solo una volta (elezioni del 1948), poi la norma è caduta in disuso.
Art. 104, comma 5, del Testo Unico delle Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 e successive modifiche: Il segretario dell’Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000. La norma si riferisce alle disposizioni che impartisce il Presidente di Seggio. NON QUALSIASI ELETTORE.
Per concludere, in attesa di studiare meglio quale o quali proteste avanzare nei seggi, dei consigli utili.
Come sopra ricordato, "il segretario di sezione è obbligato a verbalizzare qualsiasi reclamo provenga dagli elettori". Benché forti di questa norma, "evitare in ogni caso di passare dalla ragione al torto ed incorrere nelle sanzioni previste per chi turba il regolare svolgimento delle operazioni di voto".
Di fronte all’eventuale ostinazione dei presidenti e alla riluttanza dei segretari a non verbalizzare, e laddove non ci si senta in grado di sostenere il confronto, evitare di farsi coinvolgere in accese ed inutili discussioni.
RIVOLGERSI INVECE ALLA FORZA PUBBLICA per richiedere l’intervento dell’ufficiale giudiziario che può avere accesso nella sezione per notificare al presidente proteste e reclami relativi alle operazioni della sezione (art. 44 comma 4 D.P.R. 30 marzo 1957, n° 361 e successive modifiche). La forza pubblica è alle dirette dipendenze del Presidente di seggio che può anche ordinare l’arresto di chi disturba il regolare andamento delle elezioni; ma il più delle volte esercita solo di potere di chiamare la forza pubblica per far allontanare l’elettore. Se si ‘notifica’ per il tramite dell’Ufficiale giudiziario un ‘reclamo’ o un ‘esposto’ questo viene allegato al verbale e si riferisce ad irregolarità nella conduzione e gestione del seggio allora la magistratura apre una indagine nei confronti dei componenti del seggio, primo tra tutti il Presidente.
CONCLUSIONI: QUESTO TIPO DI PROTESTA NON PRODUCE ALCUN RISULTATO, pretendere di far inserire a verbale dichiarazioni del tipo “non voto perché sono tutti stronzi” non è possibile: non voti e basta…… disegnare oscenità sulla scheda: un’altra stronzata, perché al momento dello scrutinio il Presidente dichiara “scheda nulla” e basta e la scheda va nel pacchetto delle schede nulle, insieme a quelle votate per due partiti o qualcos’altro che non rende intellegibile il voto.
Chi non vuole votare, quindi, deve SOLO accontentarsi di far eleggere i deputati e i senatori da quelli (magari pochi o pochissimi) che andranno a votare.
Se poi vuole andare sui giornali: si mette un cartello al collo “NON ANDATE A VOTARE” e si presenta davanti alle scuole dove ci sono i seggi elettorali. Viene subito arrestato, ma finisce sui giornali; sta due o tre giorni dentro e poi viene rilasciato…… in attesa di giudizio.
N.B. LE SCHEDE BIANCHE O NULLE NON RIENTRANO NEL COMPUTO DEL PREMIO DI MAGGIORANZA!
Mah!!!!!?